martedì 22 maggio 2012

ROVETTA 27 MAGGIO - Marcia partigiana sui sentieri del Monte Blum


IL RADUNO
Rovetta è un piccolo paese della provincia bergamasca: 4000 anime ai piedi della Presolana, in alta Val Seriana.
Dal 1986, ogni anno simpatizzanti e nostalgici camerati provenienti da tutta Italia si riuniscono nel piccolo cimitero del paese per commemorare i miliziani della RSI della Legione Tagliamento fucilati dai partigiani, in quello che nel corso degli anni è diventato uno dei maggiori raduni nazifascisti in Italia.
E come ogni anno si ritroveranno, il 27 Maggio 2012, in una parata di effigi naziste, teste rasate, saluti romani e inni al Duce; il tutto alla luce del sole, tra il silenzio-assenso delle istituzioni e la benedizione del loro prete in camicia nera: Padre Tam.
Ȉ proprio questa che si ritrova a Rovetta ogni anno quell'Italia che vuole oltraggiare la memoria di chi ha lottato per la liberazione della nostra terra dalla follia fascista, celebrando come martire una delle più feroci ed efferate squadracce del periodo più buio della storia del nostro Paese.

Quest’anno però non ci si limiterà a ricordare solo i fatti che servono a giustificare l’illegalità delle loro azioni e dei loro valori. Quest’anno la Storia dei fatti che si svolsero a Rovetta quel 28 Aprile del 1948 verrà ricordata con degli Appunti di Resistenza nei quali troverete i protagonisti di allora e di oggi.
L'obiettivo di questo lavoro è quello di mostrare il vero volto che si cela dietro il raduno di Rovetta: un bieco tentativo di mistificazione storica che vuole stravolgere la realtà dei fatti, ma teme di mostrarsi per ciò che in realtà è,  nascondendosi dietro l'apparenza del semplice ricordo di vecchi amici scomparsi.
Quest’anno prima della loro commemorazione si terranno una serie di incontri – dei Percorsi di Resistenza - nei paesi che questa liberazione l’hanno vissuta sulla propria pelle in quei giorni: incontri per non dimenticare, per non farci ingannare,  per alzare fiero il nostro grido di Libertà!

IL DOSSIER
L'idea del dossier nasce dall'esigenza di rompere la coltre di indifferenza e disinformazione che circonda il raduno di Rovetta.
In poche pagine si è tentato di dare una descrizione il più possibile fedele ed oggettiva di cosa succeda realmente a Rovetta ogni ultima domenica di Maggio da più di vent'anni.
Abbiamo già detto come il raduno sia molto di più di una semplice commemorazione, ma peccheremmo di superficialità se ci fermassimo unicamente alla sua descrizione come di una "semplice" parata di apologi del nazifascismo. Il raduno di Rovetta è un laboratorio politico, una scuola di formazione delle nuove generazioni: i vecchi repubblichini vedono nei giovani camerati coloro che possono raccogliere la bandiera della RSI e portare avanti i "valori" che li hanno animati mentre collaboravano con i nazisti tedeschi.
Per fare questo in tutta tranquillità hanno bisogno di nascondere la vera natura della commemorazione: negli anni sono stati in grado di far passare la versione secondo cui il raduno non sarebbe altro che una pacifica riunione di anziani signori venuti a ricordare i propri amici caduti in guerra.
La diffusione di questa visione distorta è stata aiutata anche dal fatto che le istituzioni preposte ad intervenire sia politicamente che penalmente di fronte ad una palese apologia di fascismo hanno preferito lasciare correre, considerando il raduno come il "minore dei mali". Una contrapposizione, secondo loro, avrebbe portato più problemi che altro.
È anche grazie a questo atteggiamento che negli ultimi anni al raduno di Rovetta partecipano sempre più persone, e sempre più giovani. In contemporanea con la falsificazione della vera natura del raduno viene propagandata una memoria distorta dei fatti di Rovetta: la fucilazione dei repubblichini non è più un atto di guerra, ma una vendetta sanguinosa e barbara operata da feroci partigiani a guerra finita. Anche quest'opera di disinformazione è strumentale ad ottenere agibilità politica per il raduno. Agibilità politica data a revisionisti, storici autoproclamatasi tali da case editrici e mezzi di informazione e politici compiacenti, che ha permesso di far sedimentare la distorsione della memoria fino a farla diventare vulgata corrente.
Il successo di questa campagna di disinformazione è dovuto al fatto che essa è inserita in una più vasta opera revisionista tesa ad attaccare la Resistenza mettendone in primo piano singoli fatti decontestualizzati, perdendone l'impianto complessivo: una popolazione che si è ribellata alla dittatura e di cui si celebrano le gesta ogni 25 Aprile, viene ridotta a pochi manipoli di banditi sanguinari.
Grazie alla distorsione della verità storica gli organizzatori del raduno di Rovetta hanno potuto agire indisturbati e far inserire il paese della Valle Seriana nell'elenco dei luoghi di rilevanza nazionale per i nazifascisti.
Le pagine che leggerete hanno lo scopo di servire da stimolo affinchè il raduno di Rovetta non sia più l'occasione perchè si faccia apologia e propaganda del nazifascismo. Se da queste pagine nascerà una mobilitazione in grado di impedire che ciò avvenga, sarà il segnale che si è pronti a rispondere alle spinte autoritarie che in questo periodo di crisi economica iniziano a fare capolino in Europa, dall'Ungheria alla Francia, passando per la Germania e l'Inghilterra, fino ai singoli atti di terrorismo eversivo di stampo nazionalista, come gli attentati e l'omicidio di massa ad opera di Breivik in Norvegia.

LA MARCIA PARTIGIANA
Il 27 Maggio i Ribelli della Montagna organizzano una Marcia Partigiana sui sentieri del Monte Blum. È l'ultimo passo dei Percorsi di Resistenza.
Una Marcia come punto finale di un lavoro di sensibilizzazione e informazione sul raduno nazifascista che si svolge ogni anno a Rovetta: proprio nel giorno della marcia centinaia di nazifascisti si ritroveranno nel cimitero del paese per celebrare le "gesta" dei repubblichini della legione Tagliamento. Gesta, le loro, che includono torture, incendi di interi paesi della Val Seriana, omicidi e deportazioni.
Una Marcia per ripercorrere i percorsi di chi ha liberato questo paese dal nazifascismo, perchè ogni passo renda più viva e attuale la memoria di chi è stato in grado di ribellarsi all'autoritarismo.

Sarà attivo il servizio bus navetta da Bergamo e dal parcheggio di Clusone per il luogo della partenza a Rovetta.
Da qui inizierà la camminata fino alla cima del Monte Blum: in poco tempo raggiungeremo la vetta dove si terranno una serie di iniziative di sensibilizzazione, con musica, cibo e racconti partigiani!
In caso di maltempo la Marcia verrà rimandata.

I RIBELLI DELLA MONTAGNA



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