giovedì 21 febbraio 2013

ETICO E' LA MIGLIORE IDEA DI LOMBARDIA

etico è
DISCONTINUITÀ
Dopo 18 anni di un uomo solo al comando vogliamo un’altra Lombardia.
Una Lombardia che torni a essere un modello di eccellenza produttiva, un laboratorio di cultura e innovazione, un esempio nella tutela e nell’esercizio dei diritti.
Per questo ci vuole una nuova cultura amministrativa, una nuova dirigenza, maggiore trasparenza, promozione del merito, 50% di donne nei posti di responsabilità, collegialità nel governo.
UNA SALUTE DALLA PARTE DEI CITTADINI
Rivisitazione della spesa sanitaria attraverso una nuova politica della salute che punti sulla prevenzione. Investimento sui servizi territoriali e sulla medicina di primo intervento.
Creazione di "Case della salute" per una migliore integrazione tra diagnostica, esami di laboratorio e cura. Revisione completa del sistema di accreditamento per razionalizzare la relazione tra strutture pubbliche e private e eliminare le posizioni di rendita.
Una nuova governance per le aziende sanitarie improntata a principi di trasparenza, efficienza e legalità.
LAVORO E SVILUPPO
Un piano economico e politiche industriali di sostegno all’innovazione.
Promozione dei settori emergenti ad alto contenuto tecnologico ed orientati alla green economy. Investimento sull'eccellenza dei distretti industriali e agricoli lombardi.
Costituzione di una banca regionale per lo sviluppo a sostegno delle piccole e medie imprese.
Creazione di una White list delle imprese per premiare i soggetti in grado di certificare il rispetto dell’ambiente e dei diritti dei lavoratori
REDDITO MINIMO GARANTITO
come strumento di tutela del reddito rivolto a disoccupati, inoccupati e precari, come provvedimento rivolto al reinserimento lavorativo di determinati soggetti "deboli" e come stimolo e indirizzo di politica industriale. In Europa solo l'Italia e la Grecia non hanno adottato un'analoga misura. Alla Lombardia il compito di porsi come modello per il paese.
TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE
Stop al consumo di suolo attraverso politiche mirate alla rivalutazione delle costruzioni esistenti, alla mobilità sostenibile, alla valorizzazione della produzione agricola di qualità.
Ricostituzione dell'agenzia regionale per l'ambiente e avvio di un piano di ampio respiro che integri tutela del territorio, bonifiche e gestione rifiuti. Definizione di una strategia energetica regionale e sviluppo delle energie rinnovabili. Incentivazione del trasporto ferroviario e miglioramento dei servizi attraverso l'integrazione di tutti i servizi di trasporto presenti sul territorio. Sviluppo di infrastrutture per la mobilità elettrica commerciale
SI ALLA SCUOLA PUBBLICA
Oggi l’80% dei fondi destinati dalla Regione alla Dote scuola va alle scuole private con il meccanismo del “Buono scuola”. Questo meccanismo va progressivamente rivisto perchè in contrasto con lo spirito della Costituzione che vede nella scuola pubblica un soggetto fondamentale per la realizzazione dei principi di libertà, uguaglianza e laicità. Le risorse devono essere indirizzate al miglioramento dell'offerta formativa, delle dotazioni e verso una riqualificazione dell'edilizia scolastica che punti a parametri di vivibilità, efficienza energetica e sostenibilità ambientale
SOSTENIBILITÀ E FILIERA CORTA
La Regione deve porsi l'obiettivo di una politica della sostenibilità promuovendo le filiere produttive lombarde: produzioni a «filiera corta regionale» per quanto riguarda mezzi di trasporto e loro componentistica per supportare nuovi piani di mobilità a bassa emissione.
Rivitalizzazione della tradizione lombarda nelle tecnologie energetiche, efficienza, fonti rinnovabili. Produzioni a «filiera corta regionale» nel campo delle ristrutturazioni e manutenzioni a partire dall'edilizia pubblica scolastica e sanitaria. Produzioni a «filiera corta» anche nel comparto agricolo, favorendo la creazione di sistemi integrati di produzione e vendita di prodotti locali di alta qualità con sbocchi certi presso mense scolastiche ed ospedali.
ACQUA COME DIRITTO E BENE COMUNE
Subito un testo unico sull'acqua che diventi un modello anche per le altre regioni.
Servizio idrico integrato privo di rilevanza economica. Riassetto delle aziende dell'acqua che attendono ancora una sistemazione dopo il referendum. Investimento sulla manutenzione delle reti e sul miglioramento dei servizi al cittadino. Bloccare ogni tentativo di privatizzazione o di affidamento a società multiservizi. Gestione diretta tramite enti di diritto pubblico.
Fare di EXPO 2015 l'occasione per portare in Lombardia la sede dell'Autorità Mondiale dell'Acqua.

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