DISCONTINUITÀ
Dopo
18 anni di un uomo solo al comando vogliamo un’altra Lombardia.
Una
Lombardia che torni a essere un modello di eccellenza produttiva, un
laboratorio di cultura e
innovazione, un esempio nella tutela e nell’esercizio dei diritti.
Per
questo ci vuole una nuova cultura amministrativa, una nuova dirigenza, maggiore trasparenza,
promozione del merito, 50% di donne nei posti di responsabilità, collegialità nel
governo.
UNA
SALUTE DALLA PARTE DEI CITTADINI
Rivisitazione
della spesa sanitaria attraverso una nuova politica della salute che punti sulla
prevenzione. Investimento sui servizi territoriali e sulla medicina di primo
intervento.
Creazione
di "Case della salute" per una migliore integrazione tra diagnostica,
esami di
laboratorio e cura. Revisione completa del sistema di accreditamento per
razionalizzare la
relazione tra strutture pubbliche e private e eliminare le posizioni di
rendita.
Una
nuova governance per le aziende sanitarie improntata a principi di trasparenza,
efficienza e
legalità.
LAVORO
E SVILUPPO
Un
piano economico e politiche industriali di sostegno all’innovazione.
Promozione
dei settori emergenti ad alto contenuto tecnologico ed orientati alla green economy.
Investimento sull'eccellenza dei distretti industriali e agricoli lombardi.
Costituzione
di una banca regionale per lo sviluppo a sostegno delle piccole e medie
imprese.
Creazione
di una White list delle imprese per premiare i soggetti in grado di certificare il
rispetto dell’ambiente e dei diritti dei lavoratori
REDDITO
MINIMO GARANTITO
come
strumento di tutela del reddito rivolto a disoccupati, inoccupati e precari,
come provvedimento
rivolto al reinserimento lavorativo di determinati soggetti "deboli"
e come stimolo
e indirizzo di politica industriale. In Europa solo l'Italia e la Grecia non
hanno adottato un'analoga
misura. Alla Lombardia il compito di porsi come modello per il paese.
TUTELA
DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE
Stop
al consumo di suolo attraverso politiche mirate alla rivalutazione delle
costruzioni esistenti,
alla mobilità sostenibile, alla valorizzazione della produzione agricola di
qualità.
Ricostituzione
dell'agenzia regionale per l'ambiente e avvio di un piano di ampio respiro che
integri tutela del territorio, bonifiche e gestione rifiuti. Definizione di una
strategia energetica
regionale e sviluppo delle energie rinnovabili. Incentivazione del trasporto
ferroviario e
miglioramento dei servizi attraverso l'integrazione di tutti i servizi di
trasporto presenti sul
territorio. Sviluppo di infrastrutture per la mobilità elettrica commerciale
SI
ALLA SCUOLA PUBBLICA
Oggi
l’80% dei fondi destinati dalla Regione alla Dote scuola va alle scuole private con
il meccanismo del “Buono scuola”. Questo meccanismo va progressivamente rivisto perchè
in contrasto con lo spirito della Costituzione che vede nella scuola pubblica
un soggetto fondamentale
per la realizzazione dei principi di libertà, uguaglianza e laicità. Le risorse devono essere
indirizzate al miglioramento dell'offerta formativa, delle dotazioni e verso una
riqualificazione dell'edilizia scolastica che punti a parametri di vivibilità,
efficienza energetica
e sostenibilità ambientale
SOSTENIBILITÀ
E FILIERA CORTA
La
Regione deve porsi l'obiettivo di una politica della sostenibilità promuovendo
le filiere produttive
lombarde: produzioni a «filiera corta regionale» per quanto riguarda mezzi di
trasporto e loro componentistica per supportare nuovi piani di mobilità a bassa
emissione.
Rivitalizzazione
della tradizione lombarda nelle tecnologie energetiche, efficienza, fonti rinnovabili.
Produzioni a «filiera corta regionale» nel campo delle ristrutturazioni e
manutenzioni a partire dall'edilizia pubblica scolastica e sanitaria.
Produzioni a «filiera corta» anche
nel comparto agricolo, favorendo la creazione di sistemi integrati di
produzione e
vendita di prodotti locali di alta qualità con sbocchi certi presso mense
scolastiche ed ospedali.
ACQUA
COME DIRITTO E BENE COMUNE
Subito
un testo unico sull'acqua che diventi un modello anche per le altre regioni.
Servizio
idrico integrato privo di rilevanza economica. Riassetto delle aziende
dell'acqua che attendono ancora una sistemazione dopo il
referendum. Investimento sulla manutenzione delle reti e
sul miglioramento dei servizi al cittadino. Bloccare ogni tentativo
di privatizzazione o di affidamento a società multiservizi.
Gestione diretta tramite enti di diritto pubblico.
Fare
di EXPO 2015 l'occasione per portare in Lombardia la sede dell'Autorità
Mondiale dell'Acqua.
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