Ci siamo ritrovati, a distanza di quattro, mesi nella medesima sala ad Alzano da dove era iniziata, per il Collegio elettorale delle Valli Bergamasche, la sfida politica di Potere al Popolo. Allora per decidere democraticamente in un’assemblea aperta i candidati per le elezioni del 4 marzo; ora per rilanciare il percorso di crescita, di maturazione del movimento nato solo pochi mesi fa.
In questi mesi abbiamo
lavorato attivamente in tanti, provenienti dalle più diverse realtà: singole
individualità, gruppi associativi di diversa natura, gruppi politici
organizzati. Un lavoro proficuo ed utile a iniziare un percorso di composizione
condivisa dell’agire politico.
I numerosi interventi nel
nostro incontro hanno ripetutamente sottolineato questo aspetto: le diversità
che ora compongono in maniera spontanea il movimento di Potere al Popolo sono
una ricchezza che va ulteriormente valorizzata.
Ancora gli interventi hanno
sottolineato l’esigenza di avviare un percorso di radicamento nelle nostre realtà attraverso l’intervento sociale con
pratiche mutualistiche e solidali e con un controllo popolare sulle diverse
contraddizioni che anche i nostri territori esprimono.
Bisogna fare un ulteriore
passaggio: l’intervento sociale e il processo di radicamento sui territori deve
avvenire attraverso modalità organizzative meglio definite di quelle che ora in
modo generoso e spontaneo talvolta esprimiamo. Tutti gli intereventi della
serata hanno manifestato questa necessità.
Bisogno ovviamente sentito su
scala nazionale. Per questo sono in previsione tre momenti che dovranno portare
nell’arco di alcuni mesi a far diventare Potere al Popolo una vera forza
politica nazionale.
Un primo momento sarà a
Napoli il 26 e 27 maggio in un’assemblea nella quale discutere come strutturare
la nostra organizzazione sia sui territori che attraverso piattaforme informatiche
oltre che approfondire questioni politiche sulle quali intervenire (Europa,
Lavoro, Welfare e Ambiente).
Il secondo momento sarà un
incontro di alcuni giorni a luglio (un campeggio) nel quale dibattere ed
approfondire tematiche, condividere pratiche ed esperienze, fare
autoformazione.
Infine a settembre
un’assemblea che si pronunci sulla linea politica e sulle modalità
organizzative, eleggere il Coordinamento nazionale e i portavoce e dare quindi
una struttura a Potere al Popolo.
L’assemblea di Alzano ha dato
il via ad un primo processo organizzativo nei territori definiti in fase
elettorale dal Collegio delle Valli Bergamasche. Si è deciso di creare aree
territoriali più piccole, con caratteri di maggior omogeneità: Valle Brembana
ed Imagna, Valle Seriana, Val Cavallina, Val Calepio. L’alto Sebino agirà con
la Val Camonica.
Nelle prossime settimane in
tutti questi territori si avvieranno percorsi che, in diverso modo, porteranno
ad Assemblee territoriali che diventeranno luogo di discussione e decisione
democratica. In quelle sedi, a partire dalle specificità dei diversi territori,
si dovrà iniziare a definire quali
interventi e pratiche sociali avviare, come attivare un controllo popolare sul
territorio di appartenenza.
Insomma, la sfida è stata raccolta. Facciamo appello a chi ha votato Potere al Popolo, a chi lo guarda con interesse e curiosità, a ridare un po' del loro tempo per questa sfida che può rimettere nelle nostre mani il nostro futuro.
Indietro non si torna!
Insomma, la sfida è stata raccolta. Facciamo appello a chi ha votato Potere al Popolo, a chi lo guarda con interesse e curiosità, a ridare un po' del loro tempo per questa sfida che può rimettere nelle nostre mani il nostro futuro.
Indietro non si torna!
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