Fra pochi mesi si terranno le elezioni per il Parlamento Europeo. Sarà un appuntamento importante. E’ infatti dal livello europeo che oggi discende la maggior parte delle politiche che determinano e condizionano la vita e il futuro dell’Italia e dell’Europa. oggi attanagliate da una gravissima crisi economica e sociale.
In questo
contesto è maturata la candidatura di Tsipras, leader del maggiore partito di
opposizione in Grecia a presidente della Commissione dell’Unione Europea.
Questa candidatura simboleggia il riconoscimento dei sacrifici del popolo
greco. Simboleggia anche la solidarietà per tutti i popoli del Sud dell’Europa
che hanno subito le catastrofiche conseguenze sociali dei Memoranda di
austerità e recessione.
La candidatura
di Tsipras, che più che una candidatura è un mandato di speranza e cambiamento
in Europa, ha già conseguito anche in Italia un ampio sostegno di diverse
realtà sociali, politiche, sindacali, culturali e di movimento, e rappresenta
la possibilità di costruzione di un percorso unitario a sinistra, alternativo
alle politiche di austerità e ai governi di larghe intese in Europa ed in
Italia. Un percorso che sia capace di rimettere al centro del dibattito
politico la necessità di un’alternativa al neoliberismo e al modello sociale
che ha prodotto e che aggrava questa crisi, rappresentando le ragioni del
lavoro, della giustizia sociale, della pace. Per cambiare l’Europa, per un’
Europa del lavoro, non delle banche.
Siamo convinti che come dice Tsipras “il cambiamento in Europa è
possibile e avverrà! Coloro che dicono che l’Europa in cui viviamo non può
cambiare, lo dicono perché non vogliono che l’Europa cambi. Perché hanno
interessi a non voler cambiare l’Europa. Dobbiamo riunire l’Europa e
ricostruirla su basi democratiche e progressive. Dobbiamo riconnettere l’Europa
con le sue origini Illuministiche e dare priorità alla Democrazia. Perché
l’Unione Europea sarà democratica o cesserà di esistere. E per noi, la
Democrazia non è negoziabile”.
Anche a
Bergamo per sostenere la candidatura di Tsipras vi è la necessità di costituire
al più presto un comitato a sostegno della lista Tsipras.
La
candidatura di Tsipras (come appare
evidente dai dieci punti descritti nel post precedente) è chiaramente orientata
contro le politiche di austerità europee, il fiscal compact, il pareggio di
bilancio, la centralità della moneta e del sistema bancario, che hanno drenato
risorse essenziali per lo sviluppo e alimentato la speculazione internazionale.
Politiche recessive che hanno portato al taglio dei diritti e aumentato
la povertà e la disoccupazione per ampie fasce di popolazione.
La
candidatura di Tsipras pone al centro
della propria proposta l'esigenza di un nuovo modello di sviluppo e la difesa
dei diritti sociali, ambientali e del lavoro. Dà voce e rappresenta le molte lotte che sono nate in
questi anni di crisi socio-economica. Dalle battaglie sui diritti civili,
alle lotte contro l'energia nucleare, gli scempi ambientali, e le grandi opere
inutili e dannose. Dalle iniziative contro la precarietà e per il lavoro
tutelato - contro l'art. 8 e le modifiche dell'art. 18 - alla salvaguardia dei
diritti sociali e la tutela della sanità, della scuola e della previdenza
pubblica. Alla difesa dell'acqua pubblica e dei beni comuni.
La
candidatura di Tsipras allude a una
diversa Europa: democratica, sociale, solidale. Come ha detto
Alexis Tsipras “Un'Europa federale che superi i limiti del Trattato di Lisbona
e operi per una politica di pace e di forte riduzione delle spese militari.
Un'Europa che si impegni per la tutela dei diritti dei migranti e la libera
circolazione delle persone, andando al superamento del regolamento Dublino 2”.
In
particolare in Italia la lista Tsipras si rivolge a chi si batte per la difesa dei principi della
nostra Costituzione e dei valori della Resistenza, contro ogni rigurgito
razzista e sessista e si impegna coerentemente a favore dell'autodeterminazione
delle donne e contro ogni discriminazione derivante dall'orientamento sessuale.
La lista Tsipras
deve porsi l’obiettivo di unire l'insieme delle forze politico-sociali della
sinistra antiliberista e di alternativa del nostro paese, coinvolgendo nel
frattempo anche ampi settori della sinistra progressista italiana, da tempo
sfiduciati e delusi, che si sono in questi anni ancorati al non voto o al voto
sofferto alla sinistra moderata o ai movimenti con venature populiste.
E' a partire
da tutto questo, che condividiamo l'esigenza di costituire fin da subito il
Comitato di Bergamo a sostegno di una Lista con la candidatura di Tsipras. Un
comitato aperto, unitario, plurale, senza esclusioni, dove ognuno possa aderire
individualmente e portare il proprio contributo di analisi e proposta e in cui
le decisioni, gli obiettivi e le scelte politico-organizzative siano assunte
collettivamente secondo il principio “una testa un voto”.
Pertanto ci
rivolgiamo agli aderenti alle organizzazioni politiche e sindacali, al mondo
associativo, ai movimenti e alle singole personalità, della sinistra e
progressiste, per invitarle ad aderire al Comitato ed avviare insieme un
percorso unitario di costruzione della campagna elettorale, del programma,
delle liste e sostenere tutto quanto occorra realizzare per il successo della
Lista Tsipras, a partire dalla raccolta firme.
Infatti
visti i tempi strettissimi è essenziale avviare al più presto la raccolta delle
firme a sostegno della lista, cosa che sottolinea l'autonomia dell'iniziativa
che vogliamo costruire e rappresenta un importante strumento di campagna
elettorale nel rapporto diretto con i cittadini.
Inoltre,
vista la dimensione e la distribuzione degli abitanti della nostra provincia,
si propone di valutare la costituzione in ogni valle e zona della pianura
specifici comitati di zona che affianchino il comitato cittadino lavorando sul
territorio.
I
sottoscritti invitano quindi tutti coloro che intendono aderire a sottoscrivere
questo appello e convocano una prima riunione aperta a tutti gli interessati presso
la sede provinciale dell’ARCI in via Quarenghi 34, il giorno 26 febbraio alle
ore 20.45
Sottoscrivono:
Alberto Scanzi (Presidente circolo Gramsci Bergamo) - Alessandro
Esposito (direttivo ARCI Colognola) - Andrea Brighenti (Antifascista) - Corinna
Preda - Edo Fachinetti (Cooperatore sociale) - Ettore Trozzi (presidente Biblioteca
Peppino Impastato di Bergamo) - Fabio Cochis (segretario provinciale Unione
Inquilini) - Gabrio Vitali (Docente di letteratura italiana e storia europea -
Bratislava) - Giorgio Marcandelli (ARCI Grumello al piano - ricercatore) - Giorgio
Zenoni (Architetto) - Giovanna Pedroni (Militante dell’antimafia sociale) - Maichol
Schinello (Studente di Teologia) - Marco Noris (Cooperatore sociale) - Marco
Brusa (Comitato Parco Agricolo Ecologico) - Maurizio Spreafico (Architetto) - Mauro
Fadini (Sindaco di Borgo di Terzo) - Massimo Cortesi (Segretario provinciale
ARCI) - Michele di Bona (Coperatore sociale) - Mirna Cambianica (Attivista
antisfratto) - Paolo d’Amico (consigliere provinciale Sinistra per Bergamo) - Paolo
Boffelli (Collettivo Politico Alzano) - Stefano Zenoni (Architetto) - Vittorio
Armanni (ex consigliere comunale e provinciale di Bergamo)
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