COMUNE
DI ALZANO IN CRISI
Lettera aperta, da Sinistra
Questa lettera aperta vuole essere un nostro
primo contributo al dibattito che si sta aprendo su quanto accaduto
all’Amministrazione comunale di Alzano, miseramente caduta dopo solo un anno e
mezzo di vita.
Vogliamo provare a dare una spiegazione
politica a quanto successo, andando oltre le beghe che si sono esternate in
queste settimane e tentare di acquisire un punto di lettura utile ai passaggi
successivi relativi al “che fare”.
Da quanto ci è stato raccontato dalla
stampa e dai comunicati dei soggetti attori del “psicodramma politico” andato
in scena ad Alzano se ne deduce di una rottura di rapporti personali/politici
tra Sindaco con alcuni Assessori a lei fedeli da una parte e i propri
consiglieri comunali capeggiati da un Assessore “dissenziente” dall’altra.
Questi ultimi accusano i primi di una
gestione accentratrice, di esclusiva pertinenza, da parte del Sindaco e dei
suoi Assessori tale da escludere i Consiglieri da una condivisione reale di
progetti e scelte della vita amministrativa del Comune.
Al contrario Sindaco e Assessori fedeli
accusano una parte politica precisa, il PD, di aver voluto avanzare richieste e
posto condizioni dettate da una logica di ricerca di consenso elettorale,
inaccettabili per il buon funzionamento della amministrazione del Comune.
È questa una sintesi forse troppo concisa
ma ci serve per poter avviare una serie di considerazioni.
Innanzitutto questi dissidi, presenti da
tempi anteriori alla loro effettiva manifestazione pubblica, non pare abbiano
un motivo specifico, dirimente e dirompente al punto di causare quanto avvenuto.
Non c’è, per capirci, un particolare intervento amministrativo su cui lo
scontro potesse divenire inevitabile. Certo ci sono state più occasioni,
citiamo solo le scelte su Piazza Italia o la querelle sulla ciclo/pedonale che
avrebbe dovuto passare su parte delle proprietà del Sindaco, ma noi riteniamo
che queste, al di là della pessima modalità con cui sono state gestite, non
possano rappresentare quel livello di criticità tale da portare a quanto
accaduto.
Altra considerazione: ma questa non era
la Giunta di “Gente in Comune”, che
c’entra il PD? Ovviamente domanda retorica. Spesso le liste civiche, comprese
anche quelle di Destra, hanno al loro interno, più o meno egemoni, componenti
strutturate riferite a partiti politici. Non deve sorprendere che tra sinceri
cittadini democratici che prestano le loro competenze e sensibilità personali
al servizio volontario di una causa come quella di amministrare una cittadina,
ci siano ugualmente sinceri rappresentanti di partiti che intendono svolgere il
medesimo compito. Semmai poco ci piace che si voglia mascherare tutto ciò. Di
fatto nel pieno della crisi il soggetto politico che più ha agito allo scopo di
tutelare i propri aderenti ma anche di trovare una soluzione alla crisi (leggi
l’interevento dei due “saggi” ex sindaci dei paesi vicini …) è stato proprio il
PD. Ne deriva che per l’associazione Gente in Comune si apre un problema
politico non irrilevante: con chi stare?
Terzo elemento ovvio. La scelta di mollare
tutto avrà esiti probabilmente devastanti dal punto di vista politico.
Verosimilmente si spalancano le porte ad un rientro in Comune delle Destre con
tutti i deprimenti scenari che ne conseguiranno, anche perché nel panorama
delle forze alternative a questi è altrettanto probabile una deflagrazione che
porterà a più liste. Già se ne parla: una lista intorno al Sindaco uscente, una
intorno al PD, i Cinque Stelle e chissà chi altro …
Tutto chiaro quindi? Non ci pare. Continua
a sembrarci inverosimile che una Amministrazione “progressista” che arriva a
governare dopo un ventennio Leghista che ha reso Alzano “un’isola infelice” a
causa di scelte urbanistiche, ambientali, sociali e culturali regressive, possa
cadere per motivi legati ad una pur vera crisi di rapporti personali e politici
che però a noi paiono insufficienti a giustificare la fine di un’esperienza diversa dalle precedenti.
Noi riteniamo che possa esserci anche
altro. Abbiamo assistito ad una contraddittoria approvazione del nuovo PGT (Piano
elaborato ed adottato prima delle elezioni dalla vecchia giunta Leghista) da
parte della nuova Amministrazione che nel frattempo aveva vinto elezioni. Una
cosa apparentemente incomprensibile se non motivata dall’intenzione di rivedere
quanto prima l’impianto complessivo del Piano di Governo del Territorio
(obiettivo peraltro dichiarato in campagna elettorale). Effettivamente uno
degli ultimi atti della Giunta Novak è stato proprio quello di voler rivedere
il PGT. Purtroppo temiamo ci resterà sempre il dubbio di come sarebbe stato
sviluppato … Noi ipotizziamo che almeno una parte dell’oggetto del contendere
fosse anche qui. Forse diverse interpretazioni di come riformulare questo
essenziale strumento di pianificazione della futura Alzano, possono aver reso
difficile e conflittuale il rapporto proprio con l’assessorato che più di altri
gestisce i processi realizzativi del PGT.
La nostra area di riferimento politico ha
guardato con attenzione a questa esperienza iniziata un anno e mezzo fa. Non vi
abbiamo partecipato direttamente ma abbiamo voluto sostenere l’esperienza
avviata. Alcuni incontri preelettorali ci avevano consentito di porre
all’attenzione di chi poi avrebbe vinto le elezioni alcuni punti a noi
particolarmente sensibili. Ricordiamo solo la revisione complessiva del PGT di
cui dicevamo, e l’avvio di processi di partecipazione attiva della cittadinanza
(bilancio partecipato). Entrambi sono rimasti insoluti a causa della scelta
fatta di interrompere l’esperienza di governo.
Pensiamo non sarà facile per chi ha fallito
quest’occasione riproporsi con sufficiente credibilità politica.
Lo scopo di questa lettera aperta è proprio
quello di avviare e condividere una riflessione seria sulle prospettive politiche
che si stanno sviluppando in funzione delle prossime elezioni che
presumibilmente si terranno all’inizio di giugno. Cercheremo di capire se ci
saranno proposte serie e credibili. Noi faremo la nostra parte.
Collettivo
Politico Alzano Lombardo
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