
Nella stessa giornata si svolgerà una manifestazione nazionale a Roma.
Lo sciopero è indetto:
- per difendere l'occupazione e il contratto nazionale e per lo sblocco dei contratti del pubblico impiego;
- contro la precarietà e la delocalizzazione degli impianti produttivi;
- contro il tentativo di imporre il modello Marchionne ed estenderlo a tutto il mondo del lavoro;
- per un reddito certo per tutti, per la difesa dei salari e delle pensioni pubbliche, per la tutela dei beni comuni, il diritto all'abitare ed il controllo delle tariffe;
- per un fisco più giusto, che faccia pagare le tasse agli evasori e riduca la pressione fiscale sui lavoratori dipendenti e sulle fasce più deboli della popolazione;
- per la difesa della scuola, dell'università, della ricerca pubblica, contro la riforma Gelmini e per il diritto al sapere;
- per la regolarizzazione generalizzata di tutti i migranti e per la rottura netta del legame tra permesso di soggiorno e contratto di lavoro;
- per la democrazia sui posti di lavoro ed una legge sulla rappresentanza sindacale, affinché siano i lavoratori e non le aziende a scegliere da chi farsi rappresentare;
- contro la realizzazione del nuovo Patto sociale tra Governo, Confindustria, Cisl, Uil e Cgil attraverso il quale si vuole favorire e rendere sempre più competitiva l'impresa peggiorando le condizioni ed il salario dei lavoratori.
Le Organizzazioni che indicono lo sciopero rivolgono un appello alle associazioni ed ai movimenti che operano nel sociale, nella scuola e nelle lotte per l'abitare, ai precari, ai migranti, ai disoccupati, ai cassaintegrati, agli studenti, ai pensionati e a tutti i lavoratori pubblici e privati a fare propria questa giornata di lotta per dare un segnale forte di opposizione e dissenso a ciò che sta avvenendo, sia in termini economici e sociali, sia rispetto alla ormai evidente mancanza di democrazia che avvolge ogni aspetto della vita del Paese.
Unione Sindacale di Base - Slai Cobas - CIB Unicobas - SNATER
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