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Il sindacalismo di Base ha proclamato lo Sciopero Generale di tutte le categorie pubbliche e private per l’intera giornata del 27 gennaio con manifestazione nazionale a Roma.
Finalmente un’azione seria e coerente dopo i timidi balbetii dei Sindacati Confederali.
Lo sciopero generale è indetto contro il governo Monti, che conferma le precedenti manovre di Berlusconi e Tremonti, riducendo il potere d’acquisto dei salari attraverso l’aumento dell’IVA, dell’Irpef locale, dei ticket sanitari, delle accise sulla benzina e l’adozione dell’ICI sulla prima casa.
Provvedimenti che colpiscono l’intero sistema pensionistico e il livello di vivibilità economica dei pensionati allungando l'età pensionabile e riducendo l’importo delle pensioni con l'applicazione del sistema contributivo.
Privatizzano beni comuni e servizi pubblici applicando i dettami della BCE e Unione Europea, che tutelano gli interessi del grande capitale bancario, finanziario ed economico, scaricando i costi della crisi capitalista sui lavoratori e sulle fasce di popolazione più disagiata.
Inoltre, alle precedenti manovre del governo Berlusconi, che prevedevano misure su licenziamenti, privatizzazioni e peggioramento delle condizioni dei lavoratori privati e del personale del pubblico impiego e della scuola, il Governo Monti rilancia attaccando ulteriormente il contratto nazionale ed introducendo altra precarietà con contratti di ingresso privi di diritti e con il ricatto costante del licenziamento.
Questo Governo e i suoi sostenitori di centrodestra e centrosinistra vogliono far credere che la “globalizzazione e il mercato” sono soltanto malati ma che con un po' di sacrifici, i nostri, poi tutto tornerà come prima, nascondendo che per decenni questi “mostri ideologici” hanno promesso un secondo tempo di piena occupazione e salari crescenti, mai realizzato.
Non è più tempo di stare a guardare o “sperare che io me la cavi”, magari a danno di chi ti è più vicino sul lavoro, di tuo padre e di tua madre che non riescono a godersi qualche anno di giusto riposo dopo aver lavorato per decenni, di tuo figlio e di tua figlia che non trovano lavoro e quando lo trovano è precario e sono sfruttati più di te.
Il 27 gennaio scendiamo tutti in piazza e dimostriamo che i lavoratori, i pensionati, i precari, i disoccupati, i migranti e gli studenti – uniti e determinati - sono in grado di richiedere ed indicare un forte e concreto cambiamento nella gestione e nel governo del paese in termini sociali, di maggiori diritti e democrazia.
Lo sciopero è indetto da Usb Orsa SlaiCobas Cib-Unicobas Snater SiCobas Usi
domenica 22 gennaio 2012
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